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“Dagli un nome. É violenza!”

Borzì, “serve alleanza tra mondo femminile e maschile per combattere ogni forma di violenza”

ROMA – In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra domani, mercoledì 25 novembre, le ACLI di Roma, da tempo impegnate su questo tema, lanciano la campagna attraverso una cartolina speciale che avrà come slogan “Dagli un nome. È violenza!” e tre focus con il quale intendono accendere un faro su tante forme di vessazione che è più difficile intercettare o codificare.

“Dagli un nome. E’ violenza!”, vuole trasformarsi anche in uno strumento per decodificare tutte quelle situazioni “borderline”, che proprio perché poco conosciute possono permettere il proliferare di gesti, azioni e comportamenti di violenza fisica o psicologica sulle donne, tragedie che si nascondono in ambiti che dovrebbero tutelarle come quelli familiari e lavorativi.

Un campagna di sensibilizzazione che invita a riconoscere queste situazioni pericolose proprio attribuendo loro il nome “violenza”, affinché si possa prendere consapevolezza e agire prontamente attraverso attività di prevenzione e contrasto.

L’iniziativa intende parlare della violenza meno conosciuta, spesso sotterranea che affianca anche i casi più conclamati che troppo spesso purtroppo sfociano in fatti di cronaca nera.

Solo un dato per capire: secondo l’ISTAT delle 133 donne uccise nel 2018, l’81,2% è stata uccisa da una persona conosciuta. In particolare, nel 54,9% dei casi dal partner attuale o dal precedente (dal partner attuale 47,4%, corrispondente a 63 donne, dal partner precedente 7,5%, pari a 10 donne), nel 24,8% dei casi (33 donne) da un familiare (inclusi i figli e i genitori) e nell’1,5% dei casi da un’altra persona che conosceva (amici, colleghi, ecc.) (2 donne).

Le ACLI di Roma rilanciano così il proprio impegno per il contrasto ad ogni forma di violenza di genere grazie anche alla propria esperienza, rafforzata negli ultimi mesi con il progetto “E…vento di donna”, che ha previsto campagne d’informazione, percorsi psicologici, di empowerment, di cura del proprio corpo e corsi di autoprotezione per le donne.

Un’occasione, dunque, per dare spazio all’universo femminile partendo da ambiti spesso poco citati e lontani dalle ribalte mediatiche con tre focus che si svolgeranno nel mese di dicembre 2020 e di gennaio 2021: le donne nell’ambito lavorativo (dicembre 2020), ostacolate spesso da pregiudizi e dal “tetto di cristallo”; le donne in carcere (gennaio 2021), le difficoltà e i diritti dei quali spesso si vedono private soprattutto nella gestione della propri genitorialità; le donne vittime di cyberbullismo e body-shaming (gennaio 2021), indifese davanti agli schermi dei loro smartphone o computer e che troppo spesso non vengono neanche considerate come “vittime”.

“La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – spiegano congiuntamente LIDIA BORZÌ, presidente delle ACLI di Roma e provincia e Sandra Giorgio responsabile del coordinamento donne delle ACLI di Roma – è anche l’occasione per ridare forza e slancio alla straordinaria forza rigeneratrice delle donne. Un momento importante, dunque, per invitare l’universo femminile a prendere coscienza della propria forza per trovare gli strumenti che consentano di uscire definitivamente dagli angoli bui di una violenza che toglie la speranza. “.

“La nostra campagna – aggiungono BORZÌ e GIORGIO – non si rivolge solo alle donne, ma anche agli uomini perché siamo convinti che occorra un’alleanza tra i due universi per fare in modo che tutti possano contribuire alla rinascita di una cultura del rispetto, della reciprocità contro ogni forma di violenza”.

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