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Non dare le spalle all’accoglienza, costruire società più inclusiva e solidale

“Non diamo le spalle all’accoglienza”, è questo lo slogan scelto dalle ACLI di Roma per la “Giornata Mondiale del Rifugiato”, che verrà celebrata sabato 20 giugno. Una cartolina ideata per riflettere su un tema che riguarda la storia e le radici di ogni popolo perché chi fugge non è una pedina di una partita a scacchi, ma una persona senza voce alla ricerca di un futuro di pace e dignità.

«Come ci ricorda Papa Francesco: ascoltare, accogliere, sostenere, includere – dichiara la presidente delle ACLI di Roma, Lidia Borzì – sono le parole da mettere al centro del nostro vocabolario per non dare le spalle e “fuggire” dall’altro e costruire una società più equa e solidale. Una corresponsabilità di tutta la comunità dalla Politica, alla società civile organizzata fino a ogni singolo cittadino chiamato in campo per favorire concreti gesti di inclusione e fratellanza. Come ACLI di Roma contribuiamo quotidianamente a fare la nostra parte attraverso gli sportelli immigrazione del Patronato ACLI di Roma, ma anche grazie a numerose attività come i corsi di italiano, il progetto Aurora per l’empowerment dei rifugiati, laboratori interculturali per grandi e piccoli, corsi di alfabetizzazione informatica e interventi di orientamento professionale. Sono oltre 10.000 gli immigrati o rifugiati che accogliamo nella nostra realtà con un carico di speranza. Una speranza che non possiamo deludere e che ci spinge a tendere la mano per contribuire a costruire un futuro di pace e dignità per ogni uomo e donna della terra».