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E io avrò cura di te: alla LUMSA presentazione del manuale per caregiver anziani e minori

Giovedì 17 ottobre 2019, alle ore 14.30, presso l’Aula Pia dell’Università LUMSA (via di Porta Castello 44, a Roma), si terrà l’evento “E io… avrò cura di te”, promosso dalle ACLI di Roma e provincia, durante il quale verrà presentata la guida per caregiver, ovvero operatori e familiari che si prendono cura di anziani e bambini.

L’evento si inserisce nella V edizione della “Ottobrata Solidale” promossa dalle ACLI di Roma aps, dall’Unione Sportiva ACLI Roma e dalla FAP (Federazione Anziani e Pensionati) ACLI Roma, con il patrocinio della Regione Lazio, della Città Metropolitana di Roma Capitale, di Roma Capitale e del Vicariato di Roma. Un percorso lungo un mese con 14 appuntamenti gratuiti che attraverso il linguaggio dell’arte, dello sport e dell’intrattenimento metteranno in evidenza la bellezza della solidarietà grazie alla collaborazione di oltre 60 tra associazioni, istituzioni e imprese.

L’evento segnerà anche la fine di un percorso formativo che le ACLI di Roma hanno portato avanti con due corsi, “Caregiver Anziani” e “Caregiver Minori”, sostenuti dalla Fondazione Cattolica nell’ambito del progetto “E io… avrò cura di te”, che hanno visto la partecipazione di oltre 50 persone e che hanno perseguito tre obiettivi: migliorare la vita degli assistiti, contribuire al benessere delle famiglie aiutate, creare figure professionali specializzate. Molte delle persone che hanno partecipato al corso, infatti, hanno già trovato un impiego nell’ambito del lavoro di cura grazie all’attivazione di tirocini retribuiti e a un’attività di matching con i datori di lavoro privati che sono stati seguiti dagli sportelli delle ACLI di Roma su tutto il territorio della provincia.

La guida è realizzata proprio con i contenuti emersi durante i percorsi formativi, e si avvale dei contributi di diversi professionisti del settore. Il manuale è costituito da una parte dedicata agli anziani e una dedicata ai minori e contiene sia consigli su metodi di intervento, stereotipi da superare, aspetti socio-culturali da tenere in considerazione, relazioni con i famigliari, sia consigli pratici su alimentazione, igiene, primo soccorso, e sulle patologie più frequenti che si possono incontrare nelle persone assistite. Un’attenzione particolare è riservata anche a consigli utili in merito a film e libri da vedere e leggere per approfondire gli argomenti trattati nel manuale.

All’evento parteciperanno: Emiliano Monteverde, assessore alle politiche sociali del Municipio Roma I Centro, Francesco De Vitalini, segretario FAP (Federazione Anziani e Pensionati) ACLI Roma, e Sandra Giorgio, segretaria provinciale ACLI Colf Roma. Presenterà i risultati del percorso formativo Simona Onofri, coordinatrice del progetto “E io… avrò cura di te”.

Interverranno: Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma aps, Giovanni Capobianco, dir. UOC Geriatria dell’ospedale S. Eugenio, Maria Cinque, prof. Associato Didattica e Pedagogia Speciale dell’Università LUMSA, Giamaica Puntillo, segretaria nazionale ACLI Colf, Adriano Tomba, segretario generale Fondazione Cattolica Assicurazioni.

Presenterà il mauale la co-autrice Cristina Cassese. Condurrà l’evento Enrico Selleri, presentatore di TV2000.

“Prendersi cura – dichiara Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma aps – di un bambino, di un anziano o di una persona disabile vuol dire coniugare attenzione, applicazione, preoccupazione, professionalità e amore. Un lavoro complesso, prezioso e delicato del quale abbiamo davvero bisogno, in un Paese che deve far fronte a un progressivo invecchiamento demografico e a famiglie che fanno i conti con una quotidianità sempre più problematica. Per questo abbiamo pensato a questo percorso, che ha già dato frutti importanti e che oggi ne darà un altro: questo manuale che nasce per essere un concreto strumento di lavoro al servizio tanto delle figure professionali a cui è dedicato, ma anche di tutti coloro che si trovano a dover accudire un familiare fragile, o i piccoli di casa. Abbiamo, inoltre, voluto presentarlo in un’università prestigiosa come la LUMSA per dare un segno tangibile dell’importanza di promuovere il riscatto del lavoro di cura, che non può più essere considerato un lavoro di serie B, ma richiede anzi tutele, diritti e competenze specifiche accompagnate da una continua attività di aggiornamento per assistere le persone con efficienza e qualità”.