“Questa iniziativa rappresenta un esempio di come la rete tra società civile, istituzioni, forze dell’ordine e ASL possa essere uno strumento di sostegno e di prevenzione per i cittadini soprattutto per quelli più fragili. Un segno di concreto di misericordia in un momento storico in cui la crisi non solo economica, ma soprattutto di valori e di relazioni, sta portando a uno sfilacciamento della nostra comunità. La nascita del corso antitruffa per anziani fa parte del nostro impegno per far fronte a questo problema attraverso la ricostruzione di reti di prossimità per e con tutti i soggetti sociali, come gli anziani”.
E’ quanto ha dichiarato LIDIA BORZÌ, presidente delle ACLI di Roma e provincia in occasione della presentazione del “Corso Antitruffa” che si è tenuto presso la Casa della Salute in Via Fra’ Albenzio, 10 a Roma.
Erano presenti SABRINA ALFONSI, presidente del I Municipio, ANTONIO PITZOI, segretario della FAP ACLI di Roma, EMILIANO MONTEVERDE, assessore alle Politiche Sociali del I Municipio,ANTONIO DI LEO, sostituto commissario della Polizia di Stato, RENATO FANELLI, presidente dell’associazione Fra’ Albenzio e CARLO DI STEFANO, Direttore distretto ASL Roma 1.
Il corso si articola in tre appuntamenti: Il 13 aprile, il 15 aprile e il 19 aprile 2016 ed affronterà le principali tematiche relative a truffe e furti in ambito domestico, in ambito esterno e informatico. Particolare cura verrà riservata anche al sostegno psicologico e ai consigli utili.
“E’ fondamentale – ha aggiunto BORZÌ – in questo senso la collaborazione che portiamo avanti con altre associazioni e in particolare con le istituzioni. La presenza della Polizia di Stato in questo progetto, infatti, rappresenta sicuramente un’eccellenza e per questo, inoltre, è simbolico essere in una Casa della Salute perché la fragilità collega solitudine, povertà e malattia, problemi gravi che necessitano di essere affrontati a tutto tondo. Le Acli sono un corpo sociale intermedio che ha come missione quella di dare voce a chi non ce l’ha, rendendo i cittadini protagonisti e partecipi”.
“La presentazione di questo corso costituisce un altro esempio della grande e proficua collaborazione con ACLI Roma e FAP che ci ha consentito in questi ultimi mesi di essere soggetti attivi di numerosi progetti di rete per recare sollievo ed aiuto alla popolazione più in difficoltà” commenta SABRINA ALFONSI, la Presidente del Primo Municipio. “Il tema delle truffe e dei furti compiuti in casa, soprattutto nei confronti degli anziani, è molto sentito e molto attuale. I reati di questo tipo sono in aumento, e si tratta di reati particolarmente odiosi, in quanto oltre al danno di vedersi sottratti denaro o beni preziosi anche dal punto di vista affettivo, lasciano in chi li subisce anche un senso di colpa per aver subito il raggiro. Il controllo di tipo repressivo su questo tipo di reati da parte delle Forze dell’Ordine è estremamente difficile, per cui l’unico strumento efficace diventa la prevenzione e l’informazione diretta ai cittadini sui comportamenti da tenere per evitare di subire truffe, raggiri e furti. Per questo ulteriore sforzo, compiuto nella direzione di coinvolgere direttamente il cittadino e far sì che diventi parte attiva rispetto all’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza, dobbiamo i nostri ringraziamenti alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine che si sono messi a disposizione del Progetto”.
“È soltanto – ha commentato LUCIA MUSCARI, vice questore aggiunto della Polizia di Stato – il contatto costante e continuo con tutte le componenti del territorio che si può realizzare una strategia vincente per la sicurezza che si realizza, certo, con la condivisione di informazioni e consigli, ma che non può prescindere dall’ “ascolto” quale strumento prezioso e infallibile”.
“La FAP e le ACLI di Roma – ha spiegato ANTONIO PITZOI, segretario della FAP delle Acli di Roma – hanno voluto fortemente questa iniziativa che grazie al patrocinio e la collaborazione della Polizia di Stato e del I Municipio rappresenta un’occasione per prevenire e contrastare le situazioni di disagio in cui spesso si trovano gli anziani, valorizzando il ruolo della rete sociale che li tutela e li sostiene”.