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Violenza sulle donne; il laboratorio “Il trucco è incontrarsi”

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Il prossimo 24 novembre 2025, giorno che precede la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, le ACLI di Roma e provincia propongono l’iniziativa “Il trucco è incontrarsi – Dal volto alla comunità attraverso tratti di cura e alleanza”, che si terrà alle ore 16 presso la parrocchia di San Giovanni Leonardi, in via della Cicogna 2, a Roma (zona Torre Maura).

Si tratta di un’esperienza di comunità che tiene insieme riflessione, consapevolezza e cura. Il cuore della proposta è un laboratorio di trucco interculturale, tenuto dal maestro e make up artist Piero Pennisi, pensato come linguaggio trasversale capace di avvicinare donne di età, storie, fedi e provenienze diverse.

Il laboratorio sarà introdotto da un momento di confronto sull’urgenza del contrasto alla violenza sulle donne, con la partecipazione della presidente delle ACLI di Roma, Santina Giorgio, e con la presenza di operatrici e psicologhe, pronte ad orientare verso servizi e tutele attivi nel territorio.
Durante l’evento sarà anche attivo lo spazio baby e lo sportello gratuito delle ACLI di Roma “Fiore di loto” che, grazie alla presenza dell’avvocato penalista del Foro di Roma Eleonora Appolloni e della psicoterapeuta dott.ssa Alessandra Di Stefano, offrirà orientamento psicologico e legale per le donne vittime di violenza e stalking.

«Il gesto antico e quotidiano – dichiara Santina Giorgio, presidente delle ACLI di Roma e provincia – di prendersi cura del proprio volto diventa, con questa iniziativa, una grammatica comune: fatta di mani che si porgono, di ascolto, di rispetto dei confini e di consenso. Così il trucco diventa un alfabeto relazionale, un ponte che consente a ogni partecipante di dire “io esisto” restando dentro un “noi” che protegge e ascolta. L’attenzione alla pelle, ai colori, alla luce è un modo concreto per rimettere al centro il corpo e la voce delle donne, restituendo dignità, autonomia e possibilità di scelta. Prendersi cura di sé è un diritto e, spesso, il primo passo per chiedere aiuto e per offrirlo».

«La violenza – aggiunge Santina Giorgio – si nutre di isolamento, vergogna e silenzio. La cura, invece, apre reti di relazione, di informazione, di accesso ai diritti. Per questo l’inizitiva “Il trucco è incontrarsi” è un dispositivo di incontro, un tempo protetto in cui il trucco è strumento e pretesto per dirsi, ascoltarsi, riconoscersi. Contro la violenza, opponiamo la cultura della cura: dalle mani al volto, dal volto allo sguardo, dallo sguardo alla comunità. E lì dove la cura vince, la violenza perde”.