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Ottobrata Solidale, su il sipario su “Una Roma da amare”

Sarà consegnato il riconoscimento “Telaio Solidale” a Acea spa, Ass. Corviale Domani, Ass. Lodovico Pavoni, Carabinieri Stazione San Pietro, Fiorucci, Istituto Cine Tv Rossellini, MC Donald Italia, Natura Sì, Parrocchia Santa Maria in Campitelli, Ristorante Angelo Falcone, Sportello Lavoro di Albano, Vivi Bistrot.

Lunedì 25 ottobre 2021, alle ore 18.30, presso il Teatro delle Muse, in via Forlì 43, a Roma, si terrà l’evento “Una Roma da amare”, lo spettacolo clou della VII edizione dell’Ottobrata Solidale, la serie di eventi promossa dal Sistema ACLI Roma, con il patrocinio della Regione Lazio, della Città Metropolitana di Roma Capitale, di Roma Capitale e del Vicariato di Roma. Quest’anno l’Ottobrata Solidale ha visto la realizzazione di 11 eventi dedicati al sociale e dislocati su tutto il territorio della città, riuniti sotto lo slogan “Roma tra concretezza e sogni” e ha coinvolto in rete oltre 20 organizzazioni ed enti del territorio.

Lo spettacolo di varietà dedicato alle famiglie sarà un momento di festa e di condivisione, ma anche un’ulteriore occasione per riflettere sulla bellezza che è propria della solidarietà, attraverso i linguaggi della cultura, della poesia, della musica e dell’intrattenimento. Previsto il sold out con tantissimi posti riservati alle famiglie fragili incontrare durante il periodo più buio della pandemia.

Condurrà la serata l’autrice Concita De Simone, affiancata da Paolo Mellucci, responsabile Area Cultura delle ACLI di Roma e direttore artistico della serata. Interverrà Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma e provincia. Sono previste le performance artistiche di Fabrizio Giannini, che porterà in scena un omaggio a Roma in parole e musica, Stefania Vero, che canterà “Roma non fa la stupida stasera” e Edoardo Vianello, che proporrà un medley dei suoi successi.

Nel corso dell’evento verrà inoltre consegnato il “Telaio Solidale”, un riconoscimento per quanti hanno contribuito con le ACLI di Roma a tessere la rete sociale nella città in particolare durante la pandemia che da sanitaria è diventata economica e sociale. I riconoscimenti andranno ad Acea spa, Ass. Corviale Domani, Ass. Lodovico Pavoni, Carabinieri Stazione San Pietro, Fiorucci, Istituto Cine Tv Rossellini, MC Donald Italia, Natura Sì, Parrocchia Santa Maria in Campitelli, Ristorante Angelo Falcone, Sportello Lavoro di Albano, Vivi Bistrot.

Ingresso allo spettacolo è libero ma su prenotazione (info@acliroma.it – 06 57087028) fino ad esaurimento posti. Sarà obbligatorio presentare il green pass e assistere alla serata muniti di mascherina.

«L’Ottobrata Solidale – dichiara Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma e provincia – è un racconto lungo un mese, quello delle tante sfumature della solidarietà presenti a Roma, portato avanti da chi lavoro ogni giorno con impegno e dedizione, amando sempre di più la sua città. Ora più che mai sentiamo di fare qualcosa per la nostra città, siamo alla soglia di un momento di ripartenza da una parte grazie al vaccino che rappresenta un vero e proprio passaporto per la libertà, ma anche per l’elezione del nuovo sindaco che auspichiamo possa al più presto mettere mani ai bisogni dei cittadini. Questo evento finale, quindi, vuole essere un momento di gioia, ma anche un momento per riflettere insieme sul perché è importante che ognuno di noi ami Roma, una città che deve ritrovare quella linfa vitale che possa renderla una Capitale all’altezza di quelle europee e che deve ritrovare la sua anima e la sua storica missione di accoglienza, rilanciando un nuovo modello sociale e politico incentrato sul lavoro di rete perché nessuno si salva da solo.

Il lavoro di rete, infatti, è uno strumento prezioso, capace di ricomporre le fratture esistenti nella comunità, una via privilegiata per valorizzare le eccellenze e minimizzare le sovrapposizioni. Per farlo, è necessario ripartire dagli ultimi e dalle periferie, dai giovani e dalle loro speranze per il lavoro dignitoso, dagli anziani custodi della memoria, dagli immigrati da accogliere, dalle famiglie generative di futuro. Insomma, “Roma da amare” per riscoprine la bellezza, esaltarne le risorse e per tornare a sentirci tutti parte della stessa comunità, rispettandola e promuovendola».