“Una comunità si mantiene giovane, aiutando gli anziani..”
Giovanni Paolo II, Lettera agli anziani, 1999
Roma 18 Giugno 2014
Via Prospero Alpino 20
Relazione di Antonio Pitzoi
Segretario della Fap-Acli di Roma
INTRODUZIONE
Cari amici e care amiche, ben venuti al IV congresso della FAP-ACLI di Roma.Vi ringrazio per l’adesione e la presenza. La Federazione nazionale Anziani e Pensionati ACLI, promossa dal sistema ACLI, nasce con lo scopo di tutelare i diritti e promuovere la qualità della vita degli anziani e dei pensionati. Opera su tutto il territorio nazionale attraverso sedi provinciali e territoriali
La FAP-ACLI realizza le sue finalità attraverso:
– la promozione di adeguate forme di rappresentanza sociale degli anziani e dei pensionati delle ACLI nei confronti degli organismi pubblici e privati che operano sui problemi della previdenza, della salute, dell’assistenza, della casa, dei servizi sociali e delle attività di tempo libero;
– attività culturali e sociali che favoriscono la presa di coscienza dei diritti di cittadinanza degli anziani e pensionati, il mantenimento di un loro ruolo attivo e protagonista nella vita della società anche attraverso lo sviluppo dell’autorganizzazione e del volontariato sociale valorizzando le competenze, le motivazioni e le esperienze acquisite negli anni attraverso l’attività professionale e l’impegno sociale.
– attività a supporto e tutela dell’anziano fragile e dei malati cronici, che sono in progressivo aumento nel territorio. Si pensi, ad esempio, all’incidenza che malattie neurodegenerative come l’Alzheimer hanno ormai sul territorio: la malattia di Alzheimer rappresenta circa il 60% di tutte le forme di demenza. Inoltre il tasso di incidenza annuale è stimato in circa l’1% nei soggetti di età superiore ai 65 anni.Riportando tale dato sulla popolazione della regione Lazio, si può desumere una incidenza di circa 8.600 nuovi casi/anno. La stima di prevalenza della demenza è in Italia di 600.000 malati, 40.000 nella Provincia di Roma. La Fap-Acli di Roma ha proposto dei corsi volti alla formazione di personale qualificato e adeguato per la cura di tale malattia.
– attività aggregative e di socializzazione volte a combattere la condizione di isolamento che spesso l’anziano vive.
Ed è proprio in questo alveo che si è mossa la Fap-Acli per dare voce e rappresentare i bisogni degli aniziani.
- IMPORTANZA DEL MOMENTO CONGRESSUALE
Come segretario provinciale della FAP-ACLI di Roma mi preme ricordare quanto il congresso non sia una liturgia, ma un momento molto importante per la vita democratica della nostra associazione. La fedeltà alla democrazia è infatti uno dei valori portanti su cui si fonda la nostra associazione e, a partire dal quale, la FAP-ACLI di Roma muove il proprio impegno, in sinergia con le altre parti del sistema ACLI, pur mantenendo le specifiche reciprocità.
Ed è per questo che voglio salutare e ringraziare tutti gli amici e le amiche, i delegati e le delegate, la presidente delle Acli provinciali di Roma, Lidia Borzì, con la quale abbiamo intrapreso un cammino condiviso per la realizzazione degli stessi fini comuni. Porgo un caloroso saluto all’ amico Pasquale Orlando, segretario dalla Fap-Acli Nazionale, oggi presente per presiedere questo congresso in rappresentanza della sede Nazionale. Colgo l’occasione per ringraziarlo inoltre per la preziosa collaborazione accordatami in questi anni, grazie alla quale, a partire dalla condivisione di importanti valori, abbiamo potuto raggiungere degli obiettivi comuni.
2. ORIENTAMENTI NAZIONALI E FEDELTA’ ALLA DEMOCRAZIA COME VALORE PORTANTE
Allineandoci agli orientamenti nazionali, ed adattandoli ai bisogni e alle necessità del territorio, Roma, che è una capitale nazionale, ma anche seguendo una prospettiva squisitamente democratica, la FAP-ACLI di Roma si muove all’insegna della promozione del principio dell’ “invecchiamento attivo” che si fonda sulla consapevolezza dell’importanza della partecipazione dell’anziano, non solo nella vita individuale, ma anche quella comunitaria, sociale e politica. Vogliamo rilanciare l’importanza di un percorso di strategie e iniziative per garantire ai nostri soci una migliore qualità della vita. La forza di questo percorso, che nasce dalla sinergia tra FAP e ACLI, è nel nostro sistema integrato che si fonda sui Servizi, sulle Associazioni specifiche e professionali, sulle imprese sociali e soprattutto sulla straordinaria vitalità della terza età che rappresenta la maggioranza del volontariato italiano. Sono questi gli ingredienti che faranno fare il salto di qualità alla ricetta proposta dalla Fap-Acli di Roma.
3.BILANCIO E RILANCIO CON LA RETE ACLI
Oggi è per me, amici, un momento molto importante poiché, alla luce di quanto detto, il congressoè l’occasione privilegiata per potersi guardare indietro e predisporsi ad un bilancio oggettivo e reale, ma è anche il momento dello sguardo in avanti, del rilancio, di nuovi stimoli e proposte che insieme anche al vostro contributo speriamo di poter rendere effettive.
Il congresso come già detto, rappresenta l’espressione democratica all’interno del quale possa essere valutato l’operato effettuato fino ad oggi, ma soprattutto è il momento in cui si può parlare di rilancio in vista anche dell’importanza che la FAP ricopre all’interno del sistema ACLI.
In questi ultimi anni la FAP-ACLI di Roma è cresciuta: stiamo passando da una FAP-ACLI di numeri ad una FAP-ACLI di persone, sono i contenuti che si stanno sostanziando, attraverso le proposte culturali e sociali che abbiamo cercato di rendere il più aderenti alla realtà e alle istanze che i cittadini ci hanno sottoposto.
Il mandato che si apre, vuole continuare a crescere in termini di proposte e risorse e porsi come pilastro del sistema delle ACLI di Roma in modo tale da garantire una sempre più efficiente crescita valoriale e di sinergie, i cui contenuti rispondano adeguatamente ai bisogni che dal territorio vengono espressi.
Inoltre, la Federazione Anziani e Pensionati delle Acli rappresenta uno snodo importante in quanto le proprie attività si fondono proprio per la volontà di creare sinergie sempre più forti, con il servizio svolto da una parte col patronato, dall’altra con le iniziative delle associazioni specifiche, ACLI COLF, GIOVANI DELLE ACLI, CTA, e US ACLI. Nonostante la FAP confermi la propria autonomia, è importantissimo un rilancio all’insegna di un lavoro d’interazione che possa favorire la costruzione di una rete collaborativa. Interagendo e collaborando si rafforza la volontà di creare relazioni e alleanze con le altre associazioni di settore, per lavorare insieme su temi di interesse comune.
4. BISOGNI DEGLI ANZIANI ALLA LUCE DELLA CRISI
I temi che ci toccano più da vicino sono diversi e di particolare importanza visto il delicato e particolare momento che la nostra società sta attraversando: siamo in tempo di crisi, crisi che non è solo economica, ma anche valoriale e relazionale. E purtroppo, si sa, la crisi va a colpire sempre più spesso e con maggior impatto le fasce più deboli della popolazione, tra cui gli anziani.
La Fap Acli di Roma ha individuato alcuni campi d’azione dai quali partire per programmare attività future.
Uno di questi è la SOLITUDINE:
La solitudine emerge dalla crisi relazionale di cui parlavo pocanzi. La crisi relazionale alla quale mi riferisco è sottile e prescinde
dal ceto economico di appartenenza di un anziano, poiché ne sono tutti colpiti. Questo dato si avverte maggiormente in una città come Roma, caratterizzata da una maggiore disgregazione delle relazioni familiari e da una scomparsa progressiva dei rapporti di amicizia e vicinato.
Ci troviamo, in effetti, di fronte ad una contraddizione sociale vera e propria: l’allungamento della vita, dato demografico ormai riconosciuto, pone la società di fronte ad un binomio sociale e culturale. Infatti la popolazione anziana è costituita non solo da persone deboli e bisognose di cure, ma anche da anziani attivi, che attraverso attività di volontariato, contribuiscono ad apportare un valore non indifferente all’intera società. Tuttavia, le politiche welfare del nostro paese non sono adeguate né a tutelare i bisogni della fascia maggiormente bisognosa, né a
valorizzare nel territorio le risorse provenienti dalla seconda parte di anziani. In questo contesto, la Fap-Acli, attraverso le sue attività, si pone come un ente intermedio in grado di poter mediare e far dialogare in maniera sempre più efficiente queste due realtà.
Un secondo campo d’azione è la POVERTA’:
Sono gli anziani a risentire di più gli effetti della crisi anche a livello di percezione. Per il peso della crisi e gli effetti delle manovre correttive “danno di più e ricevono di meno”
Oltre agli indicatori inerenti alla povertà relativa ed assoluta, è di notevole interesse anche l’indice di “deprivazione materiale” (non riuscire a sostenere spese impreviste; avere arretrati nei pagamenti come mutuo, affitto, bollette, debiti vari; non potersi permettere in un anno una settimana di ferie lontano da casa, un pasto adeguato almeno ogni due giorni, il riscaldamento adeguato dell’abitazione, l’acquisto di una lavatrice, di una televisione a colori, di un telefono o di un’automobile).
Gli anziani sarebbero doppiamente colpiti dalle manovre correttive. Da un lato, infatti, stanno contribuendo quali ammortizzatori sociali d’emergenza al reddito delle generazioni più giovani grazie alla sostanziale stabilità degli introiti che percepiscono. Dall’altro, tuttavia, sono visti dalle recenti manovre governative messe in atto per far fronte alla crisi strutturale del Paese come “soggetti privilegiati” sui quali poter applicare riduzioni della spesa pubblica.
In base alle rilevazioni statistiche di alcune agenzie immobiliari nel 2013 il numero delle offerte di vendita della nuda proprietà è cresciuto di quasi il 15%. Da notare anche che negli ultimi mesi il prezzo di partenza, negli annunci di questi immobili, è sceso mediamente del 6-7%, a conferma che l’offerta ha
superato la domanda. Dalle interviste a campione che hanno effettuato tra i venditori-inserzionisti è emerso che si tratta sempre di persone over 60, ma molti sono gli ultraottantenni.
Dietro questa scelta, c’è l’esigenza di liquidità, che spesso serve ad aiutare i figli a comprare a loro volta casa, o a supplire la mancanza del lavoro degli stessi.
Anche i consumi degli anziani sono cambiati: in crescita abitazione ed energia, ma si riducono i consumi per alimentazione, abbigliamento e servizi sanitari. Spesso gli anziani mangiano poco e male. La crisi, ha fatto calare notevolmente i consumi alimentari, ad esempio di carne e pesce
5. DATI PROVENIENTI DAL RAPPORTO DELLA COMUNITA’ DI SANT’EGIDIO E DAL CONVEGNO DI ITALIA LONGEVA
Tuttavia, secondo il rapporto sulla povertà a Roma e nel Lazio, realizzata dalla comunità di Sant’Egidio nel 2013, negli ultimi anni il numero deglianziani occupati mostra un costante aumento (8% nel periodo 2004-2010), con una forza lavoro, nel Lazio, di over sessantacinquenni che raggiunge il 44,9%. Gli anziani, secondo tale rapporto, rappresentano un formidabile sostegno al “sistema paese”:le risorse degli anziani sostengono le famiglie e soprattutto i giovani. Importantissimi sono infatti, come ci ha prima dettagliatamente raccontato Lidia, i dati che si riferiscono all’importanza dell’aiuto dei nonni in famiglia grazie al loro lavoro di babysitteraggio gratuito.
A partire da questi presupposti sono molte le proposte volte a porre l’anziano come attore principale nel superamento della crisi. Italia Longeva, rete nazionale di ricerca sull’invecchiamento e la longevità attiva, in un convegno tenutosi lo scorso 17 ottobre ha posto in evidenza le risorse e i punti di forza di questa fascia della popolazione: considerare il vissuto e le esigenze degli anziani come stimoli all’ingegno e alla creatività della ricerca e della produzione tecnologica, per mettere a punto, produrre e offrire nuove soluzioni destinate a rendere più serena la stagione dei capelli d’argento.
6. IMPEGNO ED INIZIATIVE FAP ACLI DI ROMA
E’ proprio a partire da questi dati di notevole importanza e che contengono elementi positivi e di speranza, la FAP-ACLI di Roma si impegna nella tutela di anziani e pensionati.
L’anziano è a tutti gli effetti una persona attiva e dinamica che può offrire molto in famiglia e nella società.
Le possibilità espressive e creative continuano ad operare nell’invecchiamento, compensando in parte le limitazioni fisiche. Risulta evidente, dunque, quanto sia importante valorizzare questo periodo del ciclo di vita con le sue potenzialità, in modo che gli anziani si sentano utili, attivi, efficienti e riescano ad adattarsi adeguatamente alla nuova condizione psicofisica e sociale. Fondamentalmente bisognerebbe sviluppare una nuova cultura dell’invecchiamento ed un cambiamento di mentalità e di atteggiamenti sociali nei riguardi delle persone anziane.
Tutto questo è anche possibile attraverso percorsi in cui venga favorita l’intergenerazionalità all’interno delle famiglie in primis, ed in secondo luogo nella società. La promozione dello scambio intergenerazionale e la creazione di ponti comunicativi tra le diverse generazioni è uno degli obiettivi principali che muovono l’impegno della Fap Acli.
Dunque come FAP-ACLI siamo impegnati nella promozione del protagonismo dell’anziano all’interno della comunità e della società. Per raggiungere tale obiettivo, il nostro impegno si articola su più livelli.
1)Per quanto riguarda il già citato vissuto di solitudine che caratterizza l’esistenza degli anziani, mi preme sottolineare quanto la famiglia rappresenti un fattore di protezione in grado di favorire la socializzazione dell’anziano.
La famiglia è di fondamentale importanza in quanto è la primaria rete sociale in cui l’anziano è inserito. Essa deve essere intesa come un sistema aperto e complesso che interagisce con l’esterno favorendo scambi di informazione, sussidiarietà, condivisione e sostegno. Si può facilmente dedurre, dunque, che gli anziani inseriti in un contesto familiare basato sulla reciprocità hanno la possibilità di sperimentare tale momento evolutivo con minori difficoltà e stress.
Le iniziative con cui la FAP-ACLI ha favorito in tal senso lo scambio con la famiglia sono diverse. .Il passaggio delle esperienze tra generazioni ha perso i luoghi dove storicamente si esprimeva, determinando un impoverimento delle relazioni, la perdita del gusto dello stare insieme, con la conseguenza di un diffuso disagio sociale che sembra essere determinato in buona parte dai meccanismi dell’organizzazione sociale.
È importante cogliere le potenzialità di progetti che mirano all’intergenerazionalità, per dare modo a tutte le generazioni di sperimentarsi, acquisire conoscenze, creare uno spazio di dialogo e scambio, senza porre limiti al dialogo intergenerazionale e alla partecipazione attiva, anche attraverso l’abbattimento di barriere come ad esempio l’utilizzo del computer e del web, in questo senso la Fap si è distinta in questi anni per i tanti corsi di alfabetizzazione informatica organizzati (di cui sicuramente molti di voi sono stati fruitori) considerandoli una delle vie per intraprendere percorsi intergenerazionali fornendo strumenti e conoscenze informatiche, per creare spazi di dialogo e scambio con le nuove generazioni.
Parallelamente,attraverso un lavoro sinergico con le ACLI provinciali di Roma, ACLI-COLF ed ENAIP, siamo molto impegnati nella promozione di una rete assistenziale sempre più professionale e qualificata. Grazie alla preziosa collaborazione dell’Associazione Giano Onlus, e del Professor Capobianco, primario del reparto Geriatria dell’Ospedale Sant’Eugenio, che ringrazio sentitamente per il suo fondamentale aiuto, stiamo svolgendo, ed abbiamo intenzione di riproporlo, un corso per badanti specializzate nella cura di persone con la malattia Alzheimer: l’obiettivo di questa tipologia di corsi è quello di formare del personale altamente qualificato e professionale del quale le famiglie si possano fidare e a cui possano affidare i propri cari con sicurezza. Infatti, siccome tale corso è fatto in collaborazione con la Regione Lazio, rilascia un attestato professionale altamente qualificato poiché le future badanti verranno poi iscritte nel registro regionale degli assistenti familiari della Regione Lazio. Sempre al fine di promuovere il benessere della salute, verranno organizzati dei corsi di cucina mediterranea per badanti volti anche a garantire una conoscenza di quella che è l’alimentazione sana che ogni anziano del nostro paese dovrebbe seguire.
Riteniamo importante porre l’attenzione su questo aspetto, ponendoci però non solo in un’ottica di assistenzialismo fine a se stesso, piuttosto specificandoci come dei “facilitatori” di percorsi di accompagnamento. Non sostituirci al soggetto, ma metterci al fianco, condividendo una parte del suo cammino.
Non tralasciamo l’importantissima area della cultura,molto valorizzata dalla FAP-ACLI di Roma in virtù sempre del principio dell’invecchiamento attivo. Abbiamo infatti organizzato degli incontri specifici, partendo da quelle che sono state le richieste, le esigenze e le criticità espresse dai nostri associati e dai cittadini che incontriamo quotidianamente. Sono stati svolti dei gruppi in cui venivano affrontati particolari temi importanti per la vita di un anziano, ad esempio incontri su come affrontare le truffe. Questi incontri saranno ripetuti, in un’ottica di rilancio, per arrivare ad un sempre maggior numero di persone soggette a questi pericoli.
Non mancano infine i momenti ricreativi e di socializzazione come visite guidate o partecipazione ad eventi culturali. Ricordo le bellissime gite organizzate in collaborazione con il CTA e il circolo San Giovanni, il circolo Don Luigi Sturzo di Guidonia e le visite guidate ai giardini e ai musei vaticani.
O ancora lo storico concorso dei presepi di Natale organizzato insieme agli amici di Cecchina.
Naturalmente la costante collaborazione con le ACLI, che attraverso i punti famiglia e le attività dei propri circoli cooperano per sostenere sempre più le famiglie ed i suoi componenti, offre anche a noi come FAP ACLI la possibilità di aver sempre nuovi spunti dai quali partire per favorire la creazione di una rete sociale sempre più competente ed efficiente.Ad esempio durante l’estate continuiamo a collaborare tramite i Punto Famiglia ai progetti messi in campo dal Comune di Roma per l’assistenza leggera agli anziani, effettuando accompagni in strutture ospedaliere, andando a fare la spesa, raccogliendo ricette mediche a andiamo in farmacia, grazie anche al sostegno e all’aiuto dei tanti volontari che mettono il proprio tempo e le proprie energie a servizio delle ACLI e dei suoi servizi .Tutto questo è reso possibile da un assunto fondamentale: la FAP non è costituita da dirigenti ma dai soci stessi, persone che e avendogli stessi valori e le stesse radici collaborano dispiegando le proprie ali insieme nella società, con la speranza e la fiducia di renderla migliore.
CONCLUSIONE
Ringrazio tutti per l’attenzione che mi avete dedicato.
Credo sia molto importante volgere lo sguardo su quanto è stato fatto per avere la forza e l’energia di guardare avanti.
Per citare un’altra fedeltà principale delle Acli, di certo LA fedeltà per eccellenza, che è quella dell’essere cristiani, lascio le conclusioni alle splendide parole del nostro Vescovo di Roma, Papa Francesco che in un intervento dello scorso febbraio ,ha ribadito quanto gli anziani siano una salda radice, che avendo dato i suoi germogli, ora ha bisogno di essere accudita:
“La pienezza a cui tende ogni vita umana non è in contraddizione con una condizione di malattia e di sofferenza. Pertanto, la mancanza di salute e la disabilità non sono mai una buona ragione per escludere o, peggio, per eliminare una persona”. E “la più grave privazione che le persone anziane subiscono non è l’indebolimento dell’organismo e la disabilità che ne può conseguire ma l’abbandono, l’esclusione, la privazione di amore”. ….”maestra di accoglienza e solidarietaè la famiglia” perchè “è in seno alla famiglia che l’educazione attinge in maniera sostanziale alle relazioni di solidarietà”. Ed “è lì che il prendersi cura diventa un fondamento dell’esistenza umana e un atteggiamento morale da promuovere, attraverso i valori dell’impegno e della solidarieta”. E dunque “la testimonianza della famiglia diventa cruciale dinanzi a tutta la società nel riconfermare l’importanza della persona anziana come soggetto di una comunità, che ha una sua missione da compiere, e solo apparentemente riceve senza nulla offrire”.
Grazie