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IMMIGRAZIONE, BORZÌ (ACLI): COMPENSIAMO CENTRI CON PRATICHE VIRTUOSE

(OMNIROMA) Roma, 02 DIC – “Io credo che a Roma già si fa tanto di buono. C’è una società civile molto ricca che è la spina dorsale della città. Secondo me, dovrebbero però svilupparsi di più le politiche di sussidiarietà attiva, nell’ambito delle quali si crei una grande alleanza tra istituzioni e società civile per mettere al centro la persona”. Lo ha detto il presidente della Acli di Roma, Lidia Borzì, a margine di un’iniziativa presso la sede dell’associazione, a chi gli chiedeva proposte e suggerimenti per migliorare le politiche sociali a Roma. Secondo Borzì, “bisogna partire dalle vere priorità, da ciò che unisce e lasciare in secondo piano tutto ciò che crea divisione. Bisogna partire intanto dalla difesa dei cittadini, della dignità e del lavoro e far sì che questa città non lasci indietro nessuno”. Una proposta concreta che arriva dal presidente di ACLI Roma è l’istituzione di “tavoli dove si incontrino istituzioni e associazioni per valorizzare le eccellenze e minimizzare le sovrapposizioni. Sarebbe un’iniezione di fiducia ed un riconoscimento del ruolo della società civile. Bisogna inoltre evitare che si faccia una guerra tra poveri. Non possiamo mettere l’immigrato contro la famiglia, l’anziano contro il disabile e il rom. Noi dobbiamo superare questa logica nella città”. Per quanto riguarda i centri per gli immigrati, secondo Borzì “bisogna adottare una politica trasversale. Dove arrivano delle situazioni più difficili e faticose da gestire per il quartiere, come può essere un centro per gli immigrati, bisogna compensare portando anche delle cose buone. Magari manca un parco e assieme al centro arriva anche il parco, oppure le persone che lavorano nel centro vengono scelte tra gli abitanti del quartiere per offrire lavoro. Insomma, – ha concluso – è necessario creare delle pratiche virtuose che mettano il quartiere in condizione di non sentirsi la risulta della città, ma anzi il quartiere deve sentire che sta contribuendo in maniera positiva a costruire una città accogliente, che mette al centro la persona”.