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Giovani e lavoro; al Borgo Ragazzi Don Bosco la veglia di preghiera

“Non c’è Pace senza Lavoro e non c’è Lavoro senza Pace”. È questa la frase che è risuonata presso il Borgo Ragazzi Don Bosco dove lunedì 11 aprile 2022, si è tenuta la veglia di preghiera dedicata ai giovani e al lavoro, che ha segnato l’avvio della 5^ edizione del “Cantiere Generiamo Lavoro Roma”.

Un momento di preghiera e riflessione intenso ed emozionante che è stato presieduto da mons. Francesco Pesce incaricato per il Sevizio della Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Roma che ha ricordato ai giovani presenti quanto sia fondamentale “fare entrare la preghiera nella vita” perché “la preghiera è nutrimento della fede e vero e proprio compimento del lavoro. Ci permette di alzare lo sguardo e ci dà la forza per capire che con queste mani possiamo fare un lavoro straordinario”.

Il lavoro, i giovani, la giustizia, la pace, il diritto alla vita, e la dignità personale e sociale. Questi i temi che hanno scandito la veglia a cui ha partecipato anche Oliviero Bettinelli, vice direttore del Servizio per la Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Roma che ha invitato ad accogliere il messaggio della “Gaudium et spes” per “costruire la pace con incontri, relazioni e un dialogo quotidiano”.

“Dare speranza ai giovani”, questo l’invito della presidente delle ACLI di Roma Lidia Borzì, che ha sottolineato come il lavoro per i giovani sia diventato “fonte di sofferenza” e pertanto “è necessario fare da pungolo alla politica per mettere in cima alle priorità il lavoro dignitoso e lavorare in rete”. 

Proprio la rete è il punto di forza del Cantiere Generiamo Lavoro. Il percorso di avvicinamento al mondo del lavoro, riservato ai giovani dai 18 ai 30 anni, è promosso dalle ACLI di Roma e dal Servizio per la Pastorale Sociale e del Lavoro e si avvale della collaborazione di Cisl Roma e Rieti, Mlac (Movimento lavoratori di Azione cattolica), Unione cristiana imprenditori dirigenti (Ucid) Roma, Azione cattolica Roma, Confcooperative Roma, Elis, Sapienza Università di Roma e Udu Sapienza.

L’articolo di Roma Sette