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La Bellezza del Costruire

iPad_Lidia 825Federico ha 45 anni, una moglie che ancora non sa di essere incinta e lavora da oltre 10 anni in una grande azienda. Licenziato dalla sera alla mattina.

 

Erika è una neolaureata di 25 anni, tanti sacrifici e altrettante speranze, poche certezze, ma non ci sono aziende che, al termine dell’ennesimo stage di 3 mesi, spesso gratuito, sono disposte ad investire ancora su di lei.

 

Carlotta e Giacomo sono sposati da 3 anni e vorrebbero mettere al mondo un figlio, ma lei non può permettersi di andare in maternità, perché, come è già successo ad una sua collega, “poi non torni” e con un solo stipendio e il mutuo da pagare è dura.

 

I genitori di Nicholas sono arrivati dalla Romania e fino a ora non hanno avuto molta fortuna. La scuola per lui è meno attraente della strada e a casa servono soldi, a qualunque costo.

 

Augusto ha 78 anni, ama i suoi nipoti, che non riescono a ingranare con il lavoro, e non sa come dire loro che, a forza di aiutarli, non riesce più a pagare le bollette di casa.

 

Sono storie vere.

 

Storie di una quotidianità che sta divenendo sempre più problematica.

Storie vere che rappresentano le tante persone reali a cui siamo chiamati ogni giorno a dare delle risposte concrete.

Vorrei che le Acli di Roma rappresentassero un punto di riferimento per ciascuno di loro, prestando particolare attenzione a chi ha perso o non ha mai avuto un lavoro.

Metto in cima all’agenda del mio mandato proprio il tema del lavoro, cardine della nostra missione associativa.

E’ proprio dal Lavoro, infatti, che discendono tutti i diritti che danno dignità alla Persona.

In un contesto a tinte cosi fosche, caratterizzato da una crisi non solo economica, ma anche sociale, relazionale e di valori, le Acli di Roma, caratterizzate dall’unicità di essere un movimento capace di coniugare Valori, Pensiero ed Opere, devono porsi come corpo intermedio capace di dare, da una parte fiducia e speranza, dall’altra risposte concrete attraverso le strutture del nostro sistema.

Mettiamoci al reale servizio della nostra amata città, che ha l’onore di ospitare il Papa della speranza e della tenerezza, Francesco, il quale ci ha insegnato che “Il vero potere è il servizio”.

Sempre Francesco ci ricorda che: “Bisogna custodire la gente, avere cura di ogni persona, con amore, e con particolare attenzione ai bambini, ai vecchi, a coloro che sono più fragili e che spesso sono nelle periferie della società e del nostro cuore”.

 

Combattiamo la sfiducia seminando bellezza. Costruiamo insieme un rinnovato corso per le Acli di Roma, che ci faccia essere protagonisti della vita sociale del territorio, portatori di speranza e di fiducia, costruttori di futuro, perché, come affermava Aldo Moro, il fine primo e ultimo di una politica buona e di un’azione sociale di senso deve essere l’avere “nessuna persona ai margini, nessuna persona esclusa dalla vitalità e dal valore della vita sociale; nessuna zona d’ombra, niente che sia morto, niente che sia fuori dalla linfa vitale della società”.

 

Una sfida tanto necessaria quanto ambiziosa, che vi chiedo di affrontare insieme!

 

 

 

Lidia Borzì