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Chi si iscrive alle ACLI campa 100 anni! Guido Spigaglia

Intervista a Guido Spigaglia, presidente onorario del Circolo ACLI Santi Angeli Custodi a Montesacro

 

Perché hai aderito alle ACLI e cosa ti ha spinto a rimanere?

Ho imparato a conoscere le ACLI quando dovevano ancora fondarle a tutti gli effetti. Facevo l’autista per la CISL e mi capitava di portare in macchina persone come l’on. Pastore (che fu poi primo Segretario Nazionale della CISL nel 1950), e l’on. Morelli che parlavano di un’associazione cristiana di lavoratori. Io ero appena rientrato da otto anni di prigionia, ero partito per il corso allievi sotto-ufficiali in Libia ed ero rimasto prigioniero. Quando sono rientrato, l’Italia era diventata una Repubblica, le cose cambiavamo velocemente. Io non avevo mai fatto la vita civile e mi sentivo come una carta assorbente immacolata, curioso di tutto e tutti. Cercavo una proposta vicina al mio sentire e mi sono innamorato del progetto delle ACLI. Ero stato educato alla fede religiosa anche grazie a una zia suora e mi sembrava che le ACLI potessero coniugare perfettamente fede e opere.

 

L’episodio che ti porti nel cuore…

Oggi posso dire con certezza che le ACLI mi hanno permesso di appagare quello che desideravo fare nella vita. Sono sempre stato innamorato del prossimo. La CISL e le ACLI mi hanno permesso di fare tanto bene a un sacco di gente. Nel 1965 il mio carissimo amico don Luigi Di Liegro, fondatore della Caritas diocesana, mi presentò al parroco di Santi Angeli Custodi dell’epoca come un ragazzo che voleva lavorare e si voleva impegnare per il prossimo. Così ho rifondato il circolo che a Montesacro si era un po’ perso. Da quel momento il circolo è stato ed è tuttora un punto di riferimento per tutti. Confesso che mi fa piacere quando mi incontrano e mi chiamano ancora “Presidente!”.

 

Un augurio per il futuro delle ACLI…

Vorrei dire solo una cosa, chi si sente di entrare a far parte delle ACLI deve farlo perché è convinto di potersi mettere a disposizione del prossimo. Questa predisposizione, deve essere l’unico sentimento alla base dell’impegno, altrimenti si rischia di diventare opportunisti. Non dobbiamo mai dimenticare di essere innanzitutto dei credenti e come tali dovremmo agire. Auguro a tutti di poter coltivare l’amore per le ACLI ogni giorno.

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