Ripartire dallo sguardo per recuperare l’umanità e la speranza. Ripartire dallo sguardo perché questo gesto ci apre al dialogo e alla fratellanza. Ripartire dallo sguardo per trovare soluzioni alle tante sfide complesse che sta affrontando la società contemporanea.
Ruota attorno a questo gesto che troppe volte diamo per scontato il libro “L’armonia degli sguardi” scritto dal presidente delle ACLI nazionali Emiliano Manfredonia.
Tra aneddoti personali, esperienze di vita e riflessioni su temi come la pandemia, le guerre, la pace, l’intelligenza artificiale, il presidente delle ACLI illustra come l’umanità possa trovare speranza ripartendo dall’altro e riconoscendo l’importanza del “volto” umano. Il volume, edito da edizioni San Paolo, è stato presentato per la prima volta giovedì 27 giugno presso il Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro.
L’incontro, che abbiamo avuto il piacere di curare, è stato introdotto dalla nostra presidente Lidia Borzì che ha sottolineato come il libro “nasce nel seno di un intreccio molto bello. Da un lato Emiliano lo scrive lasciandosi ispirare dall’esperienza associativa, dall’altro restituisce alla nostra associazione un tesoro prezioso. Ci spinge a guardarci dentro e ci guida a guardare oltre, portando in sé la mission, di orientarsi al futuro e di farlo con armonia, speranza e generatività”. Pagine allora che “vanno lette infatti come un orizzonte di senso e azione in cui collocare il nostro percorso associativo: il sentimento della cura, il valore della democrazia e la strada che porta alla pace sono le coordinate del nostro cammino di pellegrini di speranza”.
il dialogo
A seguire il dialogo, moderato dal direttore dell’agenzia Dire, Nico Perrone, tra l’autore e due ospiti d’eccezione: Maria Grazia Fasoli, docente presso la Pontificia Facoltà Teologica “Marianum”, e Marco Tarquinio, europarlamentare, giornalista e scrittore. Tanti i temi toccati, su tutti la Fede e la Pace. “La pienezza trasmessa nell’Armonia degli sguardi – spiega Maria Grazia Fasoli – è quella di chi si sente interpellato dal dono della Fede e della Speranza e che si muove in un mondo di bellezza ferito dalla paura e dalla guerra”.
Paura e guerra, due dimensioni che si influenzano reciprocamente, come messo in evidenza da Marco Tarquinio: “In questo libro c’è la consapevolezza che è la paura dell’altro e degli altri che innesca la guerra”. Da qui l’invito ad “avere il coraggio della bandiera bianca, che non significa resa bensì togliere le insegne della guerra per muoverci al dialogo”. Dialogo che non può nascere “se non alziamo lo sguardo e intercettiamo quello degli altri – conclude Emiliano Manfredonia – è da questo gesto che possiamo cambiare la storia”. Uno sguardo quindi che “non prevarica ma che ci mette faccia a faccia disarmati, trasformandoci come singolo e quotidianità”. E se a livello di singolo lo sguardo è sinonimo di pazienza e di cura, a livello politico “l’armonia dello sguardo è chiedere alla politica di cambiare le cose e fare scelte coraggiose e lungimiranti”.